Il “Metodo Classico o Champenoise” è stato applicato in Piemonte, per la prima volta in Italia, nel 1865. In Enrico Serafino la produzione è iniziata nel 1878 nelle stesse originali cantine sotterranee utilizzate ancora oggi per i propri Alta Langa docg.
Nel 1990 il Consorzio delle Case Storiche Piemontesi creò il Progetto Metodo Tradizionale con lo scopo di individuare le zone migliori per Pinot Nero e Chardonnay in Piemonte. La ricerca individuò le aree più vocate nelle alte colline dell’Alta Langa.
Il risultato di quel percorso è la selettiva docg Alta Langa che ha regole non paragonabili con nessun’altra denominazione per spumante. Queste regole riguardano l’altitudine minima dei vigneti, almeno 250 metri s.l.m., il millesimo obbligatorio così come il periodo minimo di affinamento sui lieviti, non inferiore ai 30 mesi.
L’attività sul campo iniziò selezionando i terreni, i viticoltori e i cloni migliori e portò all’impianto dei primi 40 ettari di vigneto a prevalenza Pinot Nero. Enrico Serafino aderì al progetto con entusiasmo e può affermare con orgoglio di controllare ancora il 25% circa di quei preziosi vigneti sperimentali.
La particolarità delle cuvée della Casa deriva indubbiamente dal controllo dei vigneti-lieu dit (ad oggi 41 in 16 comuni differenti, divisi in 56 parcelle e con una differenza altimetrica di 3oo metri). A questo si aggiungono l’esperienza specifica nella denominazione, la disponibilità di molte annate di vini di riserva, la scelta di ridurre al minimo i dosaggi e di evitare distillati nella Liqueur d’expédition e, infine, la lunga fermentazione dei vini in bottiglia a contatto con i propri lieviti.
Inoltre, Enrico Serafino può vantare diversi primati nella denominazione.
La Casa, infatti, è stata la prima in assoluto a produrre un’Alta Langa Pas Dosé, lo Zero Riserva, così come ad applicare il concetto di affinamento estremo con la produzione dello Zero140 Riserva Pas Dosé affinato oltre 140 mesi sui lieviti.