Enrico Serafino orgogliosamente propone il Gavi nel proprio assortimento sin dal lontano 1914, anno in cui troviamo la prima menzione nel Libro degli Inventari. Proprio sopra la firma autografa del fondatore, il contabile dell’epoca riporta la presenza in cantina di “10.400 litri di vino bianco secco Gavi“.
Questa testimonianza è la prova tangibile dell’impegno che, da oltre 110 anni, la cantina dedica al grande bianco piemontese ottenuto da uve Cortese.
I nostri Gavi docg del comune di Gavi vengono raggruppati nel nome Poggio della Rupe, che insieme alla riproduzione del Disco di Libarna rappresentano la sintesi del nostro approccio stilistico. Il disco è un manufatto risalente al primo secolo a.C., rinvenuto negli scavi archeologici di Libarna a pochi chilometri dai vigneti di Cortese di Gavi. La sua funzione era quella di orologio astronomico, utilizzato anche per il tracciamento delle città romane.
Il Poggio della Rupe si declina in tre differenti Gavi docg del comune di Gavi: il Grifo del Quartaro, il Poggio della Rupe Monterotondo e il Maneo a lungo affinamento.